Autista della nettezza urbana, antifascista, aderì alla Resistenza militando nella 113^ brigata Garibaldi; venne arrestato in seguito a delazione e deportato a Mauthausen, poi ad Ebensee, dove trovò la morte.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata l'1/3/2022.
Frazza era già ricordato in una
lapide assieme ad altri 3 compagni che qui abitavano e furono tutti vittime dei lager.