Frazza (Lonigo, Vi 1899-Ebensee, A 1944), comunista, dopo l'Armistizio entrò nella Resistenza militando nella 113^ brigata Garibaldi; arrestato, venne deportato a Mauthausen, dove trovò la morte.
Negroni (Motta Visconti, Mi 1898-Mauthausen, A 1945),
Provasi (Mantova 1899-Mauthausen, A 1944) e
Volpi (Buccinasco, Mi 1886-Mauthausen, A 1944) abitavano nello stesso palazzo di Frazza, in via Palmieri 22, luogo sventurato perché il portinaio dello stabile era un fascista pieno di acrimonia, che fu responsabile di numerose denunce alla polizia politica; nei giorni della Liberazione venne giustiziato da un tribunale partigiano.
A Provasi il 17/1/2020 è stata qui dedicata una
pietra d'inciampo.