Storico, ai tempi della
perestrojka e della
glasnost' del presidente Gorbačëv
iniziò ricerche per fare luce sui crimini del dispotismo staliniano; scoprì
fosse con migliaia di scheletri che testimoniavano esecuzioni in massa di oppositori al regime sovietico. Nel 2016, cambiata l'aria al vertice politico della Russia, venne processato sotto accuse pretestuose di pedofilia e possesso di armi da fuoco e condannato, mentre le autorità modificavano la sua scoperta sostenendo, senza nessun supporto di prova, che i numerosissimi morti erano soldati dell'armata rossa trucidati da truppe finlandesi. Dopo assoluzioni e nuovi processi, Dmitriev è ancora in carcere.
È una delle targhe del
Giardino dei Giusti, aggiunta il 6/3/2024.