Vice-presidente del "Centro dei difensori dei diritti umani" in Iran, per la sua attività di protesta e condanna della politica oppressiva e della discriminazione di genere nel suo paese ha subito processi, condanne, carcere, esilio e frustate. Nel 2023 è stata insignita del Premio Nobel per la pace.
È una delle targhe del
Giardino dei Giusti, aggiunta il 6/3/2024.
Nel
thumbnail il marito di Narges, che ha ricevuto l'attestato di "Giusta" per la moglie, in carcere, e ha trasmesso il suo messaggio di saluto ed incoraggiamento nella battaglia per la salvaguardia dei diritti umani.