Ebbe un'infanzia difficile, non completando neppure la scuola elementare; fu messo a bottega da un orafo. Divenne scultore tra i più prolifici nell'Italia del primo Novecento. Dal 1941 insegnò all'Accademia di Venezia. Fra i materiali ebbe una predilezione per la ceramica.
A Milano eseguì i rilievi dell'
Arengario.
Il
gruppo scultoreo raffigura i duchi di Milano, Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, mentre offrono a papa Pio II il modello della Ca' Granda che intendono edificare a Milano, per ospitare un grandissimo numero di infermi e bisognosi. Il papa è il personaggio con lo strano copricapo che lo stesso artista veneto definì "un capeòn a la Pancho Villa”.
La scritta che campeggia sulla facciata dell'Ospedale di Niguarda (vedi
thumbnail), sopra un altorilievo dell'Annunciazione, recita: SPLENDENT IN AEVUM LIBERALITATIS AC BENEFICENTIAE MONIMENTA VIGENT AETERNITATIS TEMPORUM CLARISSIMA NOMINA FAMA RERUM.