È la ricostruzione di un'ala del Palazzo Reale, realizzata dagli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini intorno al 1940; l'edificio subì danni da bombardamenti aerei quando non era ancora terminato. L'epigrafe si riferisce agli altorilievi di
Arturo Martini che ornano le facciate nord ed ovest ad illustrare figure ed episodi di rilievo legati a Milano; nei primi 2
thumbnail i bassorilievi della facciata nord: il sogno di Costantino (che preluse all'
Editto di Milano) e l'ingresso di Ambrogio in città; nei 3 successivi le immagini sul lato ovest: il Carroccio alla battaglia di Legnano, gli Sforza, Carlo Borromeo e gli appestati; nel sesto
thumbnail la scritta sul lato ovest, sopra l'ingresso dell'attuale
Museo del Novecento; seguono 2 immagini di riquadri scolpiti sul corpo di fabbrica gemello, quello oltre via Marconi: non so a quando risalgano né da chi siano stati realizzati; di certo non sono opera di Martini che evitò di soddisfare la seconda commissione con altri quattro bassorilievi richiesti, adducendo motivi di salute (erano mesi di grande incertezza militare e politica in quell'Italia verso la fine della guerra).
Nel dopoguerra ci furono molte discussioni sul destino di questo edificio che nello stile era vistosamente erede del regime fascista; ma gli interventi furono limitati alla demolizione della tribuna per i discorsi del re e del duce (Arengo), ad alcuni adattamenti delle sale interne e alla scalpellatura delle lettere E.F. nell'epigrafe.