Ebbe un'infanzia difficile, non completando neppure la scuola elementare; fu messo a bottega da un orafo. Divenne scultore tra i più prolifici nell'Italia del primo Novecento. Dal 1941 insegnò all'Accademia di Venezia. Fra i materiali ebbe una predilezione per la ceramica.
A Milano eseguì i rilievi dell'
Arengario.