Di nobile famiglia, svolse incarichi politico-amministrativi nella Milano spagnola.
Il Vicario di Provvisione (nel '600) era il funzionario preposto -fra l'altro- all'approvvigionamento dei viveri per la città; quando nel 1628 la carestia e il rincaro del pane portò i milanesi all'esasperazione, una folla inferocita assediò la casa di questo funzionario, capro espiatorio di una situazione economica drammatica. L'episodio e il personaggio, storici, diventano una
scena dei Promessi sposi, anche se Manzoni non nomina il Melzi d'Eril, che figura invece negli atti e nelle cronache del tempo. Nel romanzo è l'arrivo del Gran Cancelliere Ferrèr a salvare dal linciaggio il povero Vicario.
Forse la vivezza di questa scena manzoniana deriva dal fatto che l'autore ebbe esperienza nel 1814 di un analogo episodio, quando fu assaltato dalla folla il palazzo di
Giuseppe Prina, ministro delle Finanze nel Governo Vicereale francese; Prina però non ebbe salva la vita ma fu assassinato.