Fu uno dei promotori e redattori del giornale Il Conciliatore; entrò nella Carboneria e fu arrestato nel 1820; la condanna a morte fu commutata nella reclusione a vita (nel carcere dello Spielberg, presso Brno). Nel 1830 fu graziato e passò il resto della vita al palazzo della marchesa di Barolo, come bibliotecario. Tradusse la sua esperienza di recluso nel libro Le mie prigioni.
Il busto è opera dello scultore A.Coselli (1871). |