Le famiglie ebraiche Sonnino (Joseph) e Di Porto (Angelo, Settimo e Alberto), come molte altre, durante l'occupazione nazista di Roma furono nascoste nell'abbazia trappista delle
Tre Fontane, riuscendo a salvarsi dalla deportazione. L'abate di allora, padre Maria Leone Ehrhard, ha ricevuto alla memoria la medaglia di
Giusto tra le nazioni. Giuseppe Sonnino aveva rapporti commerciali con l'Abbazia perché era il fabbricante (
Saccheria Sonnino) dei sacchi con cui i frati portavano al mercato i loro prodotti agricoli.