Personaggio influente alla corte di
Cosimo I de Medici, fu da lui inviato come ambasciatore presso l'imperatore
Carlo V per fargli rilasciare una conferma del titolo ducale al Medici. Fu in seguito plenipotenziario del duca a Roma presso papa
Paolo III e poi
Pio IV. Fu cultore di lettere e scienze, frequentò artisti come
Cellini e
Michelangelo.
La targa indica il suo palazzo in Roma; ne ebbe uno anche
a Firenze, iniziato dallo zio omonimo, vescovo di Bitetto, da lui portato a compimento.