Matematico autodidatta, trovò la soluzione delle equazioni cubiche; fu insegnante, agrimensore, ingegnere, contabile. Il soprannome di "Tartaglia" gli fu dato per la
balbuzie che lo affliggeva dopo le ferite subite al volto da bambino quando Brescia fu saccheggiata dai francesi nel 1512.
Il busto è opera dello scultore Mauro Benini (1913).