Militare, partecipò al moto piemontese del 1820-21 e dovette poi esulare in Spagna; tornato in patria, riprese gli studi coltivando la Storia e le Lingue antiche e moderne; nel 1826 emigrò in Messico, impiegandosi nelle miniere d'oro e continuando gli studi linguistici; in seguito si trasferì a Londra, dove prese moglie; poi fu a Bruxelles, Parigi, Genova e Torino, dove svolse attività di insegnante. Fra le sue pubblicazioni merita un cenno la
Tavola Filologica Universale (1837), dove espresse il risultato dei suoi studi di linguistica comparativa. (
Biografia integrata con le note inviate dal dott. Paolo Arpesani, discendente del personaggio)
Era fratello di
Celestino, anch'egli ricordato da una targa a Carrù.