Partecipò al moto piemontese del 1820-21 e dovette poi esulare; in Spagna combatté per i costituzionalisti e si recò poi a Londra, dove nel 1830 realizzò un'interessante invenzione, il
Potenografo o
Clavicembalo scrivano, una macchina simile ad una pianola con cui si sarebbe potuto scrivere meccanicamente: una mano stampava le vocali, l'altra le consonanti. Il progetto non ebbe poi una realizzazione industriale. Si interessò di linguistica e fu autore di pubblicazioni su diversi argomenti; in Francia sposò una discendente del pittore David. Ritornato in Italia fece il bibliotecario e l'insegnante.
Era fratello di
Fiorenzo, anch'egli ricordato da una targa a Carrù.