Ferito all'inizio della II Guerra Mondiale sul fronte Greco-Albanese, venne congedato con decorazione militare; dopo l'8 settembre 1943 non aderì alla RSI ed entrò nella Resistenza nelle file del Partito d'Azione, col compito di procurare documenti falsi per gli antifascisti; arrestato in seguito a delazione, venne incarcerato ed inutilmente torturato. Finì poi nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.