Poeta, tragediografo, insegnò Eloquenza italiana e latina a Bologna, poi Latino e Greco a Genova, infine passò all'ateneo torinese. Nella questione della lingua difese posizioni tradizionaliste (
Lettere di Pamfilo a Polifilo sopra l’Apologia del libro della Volgare Eloquenza di Dante, 1821). Fu amico e maestro di
Vincenzo Monti.
La targa riporta come anno di nascita il 1761, la Treccani e l'Accademia delle Scienze di Torino lo spostano al 1762.