Il membro più illustre di una famiglia che nel Medio Evo signoreggiò su Grosseto, raggiungendo grande fama; morì nel 1259. Nel Purgatorio Dante lo fa menzionare dal figlio Omberto, con atteggiamento umile ("non so se avete mai sentito il suo nome"): infatti nella cornice dei superbi Omberto deve scontare la boria che lo contraddistinse in vita.
Negli anni 1244-45 ospitò più volte l'imperatore
Federico II.