Magistrato, deputato nel Parlamento napoletano del 1848-49, dopo la vittoria garibaldina sui Borboni ebbe il ministero di Grazia e Giustizia della Luogotenenza. Nel 1862 fu nominato senatore.
(Testo)
GIOVANNI D’AVOSSA
DOTTO GIURECONSULTO FACONDO ORATORE CHE NEL PARLAMENTO NAPOLETANO DEL 1848 CON LA IRRESISTIBILE VEEMENZA DELL’ELOQUIO FOLGORO’ LE IPOCRISIE E I CUPI AVVOLGIMENTI DEI TRADITORI DELLA PATRIA AFFOGATE NEL SANGUE LE LIBERE ISTITUZIONI AI COLPI DELL’AVVERSA FORTUNA ALLE PERSECUZIONI DI FEROCE TIRANNIDE NELLA CARCERE E NELL’ESILIO OPPOSE UN ANIMO SALDO E INDOMITO RISORTA LA PATRIA A VITA NOVELLA ELEVATO AI PIU’ ALTI UFFICI DELLO STATO MERITO’ LA RARA LODE DI SAPER VIVERE MODESTO E DI MORIR POVERO IL CONSIGLIO PROVINCIALE A PERPETUARNE LA MEMORIA CON GRATO E DEVOTO ANIMO POSE 1889