Da ragazzo lasciò Sala Consilina per seguire Garibaldi come tamburino, poi emigrò negli Stati Uniti e si arruolò nell'esercito; era trombettiere nel VII Cavalleria guidato da Custer durante la battaglia di Little Big Horn, dove i
visi pallidi vennero decimati: sopravvissero lui e Carlo de Rudio, un altro italiano emigrato dopo aver partecipato con
Pier Fortunato Calvi alla battaglia di Rivaldo (1849).