Discendente da una famiglia di scienziati, dal 1904 insegnò mineralogia nell'ateneo pavese; al suo nome fu dedicato un nuovo minerale, la brugnatellite, individuato nei serpentini della val Malenco dal collega ed amico Ettore Artini, cui Brugnatelli precedentemente aveva dedicato una sua scoperta, l'Artinite.
È commemorato nella lapide dedicata al padre
Tullio.
Questa è una delle poche lapidi trascelte fra le moltissime dei cortili dell'ateneo pavese. Entrano nell'archivio ("visibili al pubblico") perché i cortili sono aperti anche di domenica.