Antifascista, arrestato e condannato al carcere durante il Ventennio, fu costretto all'esilio in Francia; quando tornò nel 1937 venne nuovamente arrestato; liberato nel 1943 alla caduta di Mussolini, venne nuovamente arrestato durante l'occupazione tedesca e inviato nel lager di Mauthausen, poi nel sottocampo di Ebensee, dove morì.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.
Qui il cognome è scritto NUCCETELLI, ma in altre due targhe (in
quella sulla sua casa e una in
via Mariano da Sarno) è scritto NUCCITELLI.