Iscrizione proveniente da un tempietto o un'ara dedicata a Diana Reduce, o meglio alle sue Ninfe (o Linfe=acque sorgive, divinizzate); la dedica è "firmata" da Synhistor, amministratore (dispensator) della matrona Sabidia, figlia di Gaio. L'indicazione del 12° consolato di Augusto assieme al collega Lucio Cornelio Silla (non quello più famoso della storia romana) data l'iscrizione al 5 a.C. Oggi l'epigrafe è murata nella facciata della chiesa di S.Antonio. |