Figlio primogenito di
Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della
sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del
Vittoriano (o altare della patria).
Pier Giuseppe Graglia mi scrive che "
il foglio di carta arrotolato nella mano del re rappresenta la "Legge delle Guarentigie" che aboliva la inalienabilità dei beni ecclesiastici". In effetti questa Legge, del 13 maggio 1871, all'art. 16 toccava la questione dei beni ecclesiastici, ma nel complesso tentava una ricucitura fra il Regno d'Italia e il Vaticano dopo la presa di Roma (20/9/1870): intendeva fornire garanzie (
guarentigie) al papato e al clero per l'instaurazione di nuovi rapporti fra i due poteri.