Figlio primogenito di
Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della
sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del
Vittoriano (o altare della patria).
Il gigantesco monumento, deciso alla morte del re, fu affidato all'architetto
Sacconi nel 1884 e richiese decenni per la realizzazione: fu inaugurato nel 1911, dopo sventramenti di aree abitate e spostamenti di palazzi che trasformarono radicalmente la zona lasciando una prospettiva non da tutti apprezzata. Nel 1921 vi venne tumulata la salma del
Milite Ignoto e da allora il nome di Vittoriano fu sostituito da Altare della Patria.