Scalatore fin da ragazzo, aprì numerose vie nuove nei massicci delle Alpi occidentali. Con due compagni di cordata, Ollietti e Gaspard, sulla neve mal ferma precipitò per 700 metri al ritorno di una salita al Cervino.
La data dell'ultima riga è incompleta perché è stata erasa nel dopoguerra la cifra in numeri romani dell'era fascista (verosimilmente XI, se la targa fu posta lo stesso anno della morte dei tre scalatori); comunque è stato inutile questo tentativo di scollare dalla cornice cronologica del Ventennio la celebrazione dei tre caduti, vista la duplice ricorrenza del riconoscibilissimo termine "CAMERATI". |