Bigonzetti e Ciavatta, mentre uscivano da una sezione del Movimento Sociale Italiano assieme ad altri, vennero feriti a morte dai colpi di mitraglietta sparati da un gruppo di 5 persone col volto coperto da passamontagna; nella manifestazione di protesta che ne seguì, dopo qualche ora, Recchioni fu ucciso dal colpo di pistola sparato da un capitano dei Carabinieri. La lapide attuale, che sostituisce una precedente, ha suscitato polemiche per il tenore dell'espressione finale. |