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Nome e Cognome Bollettino della Vittoria 4/11/1918
Dove si trova piazza Vittoria - Lodi, LO
Categoria armi
Segnalato da Sandro Vallocchia
Bollettino della Vittoria (il telegramma del Comando Supremo, firmato Diaz, che annuncia la sconfitta dell'esercito austroungarico alla fine della I Guerra Mondiale). Ce n'è una copia in numerose località (vedine altro esempio oppure un altro ancora) e il fatto curioso è che non tutte queste copie sono perfettamente identiche: bisognerebbe fare un'edizione critica dei diversi "Bollettini della Vittoria" sparsi per l'Italia! In questo caso poi le differenze con la versione più diffusa non sono solo marginali ma sostanziali: ad es. alla riga 4 si scrive che la guerra iniziò il 21 maggio invece del 24, alla riga 8 che le divisioni nemiche erano 65 invece che 73.
 
     
 
 
(Testo)

4 NOVEMBRE 1918 ORE 13
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M.
IL RE DUCE SUPREMO L'ESERCITO ITALIANO INFERIORE PER NUMERO E PER
MEZZI INIZIÒ IL 21 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE
VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 OTTOBRE ED ALLA QUALE
PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE 3 BRITANNICHE 2 FRANCESI
UNA CZECO SLOVACCA E UN REGGIMENTO AMERICANO CONTRO 65
DIVISIONI AUSTRO-UNGARICHE È FINITA.
LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA SU TRENTO DEL XXIX CORPO DELL
PRIMA ARMATA SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE
DEL TRENTINO TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA
E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I VI E IV HA DETERMINATO LO SFACELO
TOTALE DEL FRONTE AVVERSARIO
DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII DELLA VIII E
DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA RICACCIA SEMPRE
PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA
DELLA SUA INVITTA III ARMATA ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI
DA ESSA GIÀ GLORIOSAMENTE CONQUISTATE CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE
GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI DI LOTTA E
NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALI
DI OGNI SORTA E PRESSOCHÈ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI ED I DEPO
SITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA
PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA
CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO
RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DI_
SCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
GENERALE DIAZ


foto Vallocchia
 
 
     
 
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