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(Testo)
SALVE O TRANI! QUELLA TUA LINGUA DI TERRA ENTRO IL MARE CON UN MONASTERO ALLA PUNTA È COME UNA VEDETTA SULL’AVVENIRE LA TORRE DEL TUO DUOMO SI SLANCIA NEL CIELO AZZURRO COME UN IDEALE I DUE MOLI DEL TUO PORTO S’INCURVANO COME BRACCIA CHE STRIN= GONO UNA CIVILTÀ IL TUO ORTO PUBBLICO MANDA UN SALUTO FLOREALE ALL’ORIENTE. IL TUO POPOLO PULSA LA TERRA CHE NON È ARIDA SE SI VESTE DI PAMPINI I TUOI GIURISTI PULSANO I CODICI ASPETTANDO UNA LEGGE CHE NON SEPARI IL LAVORO DAL PRODOTTO I TUOI UOMINI SONO FORTI PERCHÉ SONO TOLLERANTI LE TUE DONNE RICORDAN= DO IL PROFILO PELASGICO SMENTISCONO LA LEGGEN= DA DELLA NOSTRA INFERIORITÀ DI RAZZA. SALVE O TRANI! NEL 1799 GENERASTI I MARTIRI CHE SUI PATIBOLI CON SACRARONO LA LIBERTÀ DOPO IL 1848 EMPISTI DI GA= LANTUOMINI LE GALERE NEL 1860 SALUTASTI LA LIBERTÀ IRROMPENTE DA QUARTO A MARSALA - SALVE PER LE TUE MEMORIE ROMANE PER LE TUE TAVOLE MARITTIME PER GLI ANTICHI SEDILI PER LA GIOVINEZZA ONDE TI RIMODERNI NELLA CIVILTÀ SALVE PER L’AVVENIRE SALVE MATER SE LA TUA ANTICHITÀ TRADUCI IN UNA GIOVI= NEZZA PERPETUA. |
foto Vallocchia
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