Il generale
Umberto Nobile con il dirigibile
Italia nel maggio 1928 effettuò voli esplorativi sulla calotta artica e nel terzo viaggio sorvolò il Polo nord; al ritorno però l'aeronave perse quota e urtò sul pack:10 uomini d'equipaggio furono sbalzati a terra (uno, Pomella, morì poco dopo per le ferite dell'impatto) e 6 furono portati via dal pallone rialzatosi dal suolo; questi ultimi non furono mai più ritrovati. I 9 superstiti dovettero sopravvivere sul ghiaccio in una tenda (la "tenda rossa") e con poche provviste per 49 giorni prima che venisse captato il loro SOS e le spedizioni di ricerca li traessero in salvo. Un gruppo di 3 uomini intanto si era messo in marcia per cercare la terraferma: uno di questi, il meteorologo Malmgren, finì disperso e il suo corpo non venne mai trovato.
Ma anche l'elenco dei soccorritori fu segnato di lutti, con ben nove vittime: l'incidente più grave fu quello di un idrovolante francese precipitato in mare con 5 uomini di equipaggio, fra cui il grande esploratore norvegese Roald Amundsen, che nel 1912 per primo aveva raggiunto il Polo sud.