Assieme ad
Armando Armuzzi fondò e diresse l'Associazione generale dei braccianti agricoli di Ravenna e nel 1919 fu eletto deputato al Parlamento nelle file socialiste; durante il Ventennio dovette riparare in esilio in Francia. Nel 1884 aveva promosso la migrazione di alcune centinaia di contadini ravennati, costituitisi in cooperativa, nella zona malarica di
Ostia, con l'intento di bonificarne i terreni.