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(Testo)
E TUTTO CHE AL MONDO È CIVILE, GRANDE, AUGUSTO, EGLI È ROMANO ANCORA. SALVE, DEA ROMA! CHI DISCONOSCETI CERCHIATO HA IL SENNO DI FREDDA TENEBRA, E A LUI NEL REO CUORE GERMOGLIA TORPIDA LA SELVA DI BARBARIE. SALVE, DEA ROMA! CHINATO A I RUDERI DEL FORO, IO SEGUO CON DOLCI LACRIME E ADORO I TUOI SPARSI VESTIGI, PATRIA, DIVA, SANTA GENITRICE. SON CITTADINO PER TE D'ITALIA, PER TE POETA, MADRE DE I POPOLI, [CHE DESTI] IL TUO SPIRITO AL MONDO, [CHE ITALIA] IMPRONTASTI DI TUA GLORIA, [ECCO, A TE] QUESTA, CHE TU DI LIBERE [GENTI FACE]STI NOME UNO, ITALIA, [RITORNA, E] S'ABBRACCIA AL TUO PETTO, [AFFISA] NE' TUOI D'AQUILA OCCHI. E TU DAL COLLE FATAL PE 'L TACITO FORO LE BRACCIA PORGI MARMOREE, A LA FIGLIA LIBERATRICE ADDITANDO LE COLONNE E GLI ARCHI: GLI ARCHI CHE NUOVI TRIONFI ASPETTA[NO] NON PIÙ DI REGI, NON PIÙ DI CESARI, E NON DI CATENE ATTORCENTI BRACCIA UMANE SU GLI EBURNEI CAR[RI;] MA IL [TU]O TRIONFO, POPOL D'ITALIA. SU [L'ETÀ] NERA, SU L'ETÀ BARBARA, SU [I MOS]TRI ONDE TU CON SERENA GIU[STIZIA] FARAI FRANCHE LE GENTI. O ITALIA, O ROMA! QUEL GIORNO, PLA[CIDO] TORNERÀ IL CIELO SU 'L FÒRO, E CAN[TICI] DI GLORIA, DI GLORIA, DI GLORIA CORRERAN PER L'INFINITO AZZ[URRO.] |
OMAGGIO DEGLI STUDENTI ITALIANI ALLA CITTA’ DI ROMA NELLA CELEBRAZIONE DEL VII CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLA CORDA FRATRES
(destra, piedistallo) ANNUALE DELLA FONDAZIONE DI ROMA DI GIOSUE’ CARDUCCI Aprile 1876
foto Vallocchia
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