Medico, nutrito di ideali patriottici, già rischiò la vita promuovendo nel 1814 la sollevazione dell'Abruzzo contro Gioacchino Murat re di Napoli; aderì poi ai moti costituzionalisti del 1820 e fu eletto in quel primo Parlamento napoletano, poi di nuovo in quello del 1848, entrambe le volte subendo ritorsioni ai ripiegamenti reazionari dei Borboni.
La seconda targa è posta al numero 152 della stessa via. |