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Francesco era figlio di un ricco mercante di Assisi, che così lo aveva chiamato, in onore della Francia dove il suo commercio faceva fortuna, cancellando il nome di Giovanni che la madre gli aveva assegnato al battesimo. Ma il ragazzo non diede soddisfazione al padre quando rifiutò la ricchezza famigliare e decise di vivere in povertà. Fondò l'ordine monastico che da lui prese nome e condusse un'esistenza ad intenso contatto con la natura. Presto divenne una figura di rilievo nella cristianità non solo italiana, come mostrano le prose che narrano di lui e dei suoi compagni e le raffigurazioni pittoriche che lo celebrano un po' ovunque nella penisola, anche solo pochi decenni dopo la sua morte. Secondo tradizione, in questo luogo venne scritta in formula definitiva la Regola francescana. |
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(Testo)
ESSENDO IL P.S.FRANCESCO IN ROMA P. DIVINA RIVELAZIONE SE NE VENNE CON LI SUOI COMPAGNI FRA LEONE D’ASSISI E FRA BONIZIO DA BOLOGNA IN QUESTO SACRO MONTE RAJNERIO, DI POI DETTO FONTE COLOMBO. E RITIRATOSI IN QUESTA SPELONCA, DIGIUNANDO, COME UN ALTRO MOSÉ 40 GIORNI E 40 NOTTI IN PANE ED ACQUA, MERITÓ DAL SIGRÊ RICEVERE L’EVANGELICA REGOLA DÉ FRATI MINORI, CHE DALLI DETTI SUOI COMPAGNI LA FECE SCRIVERE CONFORME DAL SIGRÊ GLI FU RIVELATO L’ANNO DI NOSTRA SALUTE 1223 ANNALI TEM. 9 E 10. VENGHINO DUNQUE TUTTI, MA CON DIVOZIONE IN QUESTO S. MONTE DEL SIGRÊ A RIVERIRE QUESTA S.CASA DEL MISTICO GIACOBBE CHE CINSEGNERÁ LA STRADA DEL CIELO. VENGHINO, MA CON UMILTÁ E RIVERENZA PARTICOLARE, COME FECE IL SOMO PONTEFICE SISTO IV CHE A PIEDI SCALZI VOLLE VISITARLO, ACCOPAGNATO DA CARDINALI ED ALTRI SUOI FAMILIARI, SENZA CHE AVESSE RIGUARDO ALLA SUA SANITÁ, E SCENDENDO ALLA SPELONCA DOVE SOLEVA FARE ORAZIONE IL SERAFINO IN CARNE PIANGENDO DISSE HIC LOCUS ILLE EST, IN QUO EVANGELICA RENOVATA EST VITA, HIC A DEO DATA EST REGULA FRATRUM MINORUM = |
foto Vallocchia
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