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Dal 1860 professore di letteratura italiana all'Università di Bologna; poeta che ebbe molta rinomanza al suo tempo; nel 1906 premio Nobel per la letteratura.
Questi versi Carducci scrisse sotto la fotografia di un Crocifisso regalatogli dalla regina Margherita di Savoia; fecero scalpore ed ebbero diffusione negli ambienti cattolici perché composti da un poeta notoriamente anticlericale, ateo, autore in gioventù dell'inno A Satana. |
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(Testo)
LE BRACCIA DI PIETÀ CHE AL MONDO APRISTI
CARO SIGNOR, DALL’ALBERO FERALE, PIEGALE SU NOI, CHE PECCATORI E TRISTI TECO ASPIRIAMO AL SECOLO IMMORTALE. G. CARDUCCI.
foto Vallocchia
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