Ebreo che viveva a Corinto e divenne discepolo di S.Paolo; mentre recava ai Romani un'epistola dell'apostolo naufragò sulle coste adriatiche (lido S.Cataldo) e incontrò il patrizio leccese
Oronzo, che convertì al cristianesimo. Sembra sia stato martirizzato durante l'impero di Nerone.
Interessante in questa epigrafe è la dizione dell'antico nome di Lecce: Lupsia e non, secondo la comune tradizione, Lupia. Per alcuni quella grafia risale ad un'erronea lettura di Cristoforo Landino (XV sec.) nel volgarizzamento di Plinio il Vecchio,
Naturalis Historia, III 101; ma altre forme grafiche nel 1725 cita Iacopo Antonio Ferrari nella
Apologia Paradossica: oltre Lupia e Lupsia, anche Lypia, Lubie e Lupium.