Il mazziniano Domenico Romeo, d'accordo con ex-carbonari di altre città, fino in Sicilia e in Basilicata, organizzò una rivolta che istituì a Reggio Calabria un governo provvisorio; ci fu però poco seguito e dopo nemmeno due settimane i gendarmi borbonici si scontrarono con i rivoltosi decimandoli. La testa di Romeo venne spiccata dal busto e lasciata esposta per giorni, a monito intimidatorio. |