Assunse il nome di Tommaso quando entrò nell'ordine dei domenicani predicatori; a Ferrara prese il dottorato in teologia; insegnò poi a Padova, Brescia e Pavia; nel 1509 fu Maestro generale dell'ordine; si adoperò nel V Concilio Lateranense per promuovere la Riforma della Chiesa cattolica; nel 1517 fu nominato cardinale. Nel 1518 ebbe l'episcopato di Palermo, ma per l'opposizione del senato siciliano l'anno dopo dovette rassegnare le sue dimissioni e accettare la sede di Gaeta. Alla Dieta di Augusta si trovò di fronte Martin Lutero. Scrisse un commentario (1507-22) della
Summa theologica di S.Tommaso d'Aquino.
Qui lo scalpellino probabilmente non ha voluto fare il conto dei giorni di vita oltre il 65° compleanno e ha copiato quelli del
vicino di sepoltura, indotto forse dall'uguaglianza del numero di anni.