Emigrò bambino in Brasile dove si fece una posizione prima come commerciante di caffè, poi come produttore di macchinari per la lavorazione del caffè e come banchiere. All'inizio del '900 una sovrapproduzione di caffè rischiò di mettere in crisi tutto il settore e gettare il Brasile, che da esso fondamentalmente dipendeva, in un collasso economico gravissimo. Nel 1903 la sua proposta di ritirare gli stock di sovrapproduzione e di proibire la nascita di nuove piantagioni fu accolta dalle autorità e salvò il Brasile da una pericolosissima crisi economica. Fu insignito del titolo di conte da papa
Benedetto XV nel 1916.
Negli anni seguenti appoggiò con risorse economiche il progetto di alcuni politici del suo paese d'origine per fare ottenere l'autonomia comunale a S.Nicola Arcella, fino ad allora frazione di Scalea.