Studiò all'Accademia di Belle Arti di Palermo, poi nel 1944 giunse a Roma appena liberata; aderì all'Astrattismo ed ebbe rapporti con
Guttuso; si dedicò alla scultura. Assieme ad altri artisti partecipò con sue opere alla ricostruzione di Gibellina distrutta dal terremoto del Belice (1968).
Nel 1962 partecipò al Festival dei due mondi di Spoleto per la manifestazione "Sculture nella città", organizzata dal critico d'Arte
Giovanni Carandente (Napoli 1920-Roma 2009).
La targa è posta nelle vicinanze di un'opera dello scultore, intitolata
Colloquio a Spoleto.