Frate domenicano, ricoprì incarichi di responsabilità nell'ordine di appartenenza; nel 1403 fu nominato vescovo di Foligno. Partecipò al Concilio di Costanza, dove morì. Sua opera principale è il
Quadriregio, un poema didascalico in volgare che descrive un viaggio tra i regni di Amore, Satana, Vizi e Virtù: l'uso della terzina di endecasillabi a rime incatenate, il ricorso alle allegorie e la ricchezza di varia informazione ne fanno una chiara imitazione della Commedia dantesca.
Incerta è la data di nascita.