Fu nominato arcivescovo di Spoleto nel 1853 e in questa veste affrontò il passaggio della città dall'amministrazione pontificia a quella piemontese-italiana, battendosi contro le nuove leggi che erano a sfavore degli ordini e delle proprietà religiosi. Per le sue vibrate prese di posizione finì anche sotto processo e venne arrestato (1863).
La diocesi di Spoleto nel 1821 fu elevata al rango di arcidiocesi. |