Dottore in utroque jure, ebbe incarichi giudiziari ed amministrativi alla corte papale; pur non essendo prete, nel 1823 fu nominato, con dispensa, vescovo di Osimo e Cingoli, e nello stesso anno cardinale.
Qui è ricordato perché fece risistemare la strada che portava al Bosco sacro; questo luogo (sacrum nemus), alle pendici di Monte Cavo, in età antichissima era sede delle assemblee federali dei popoli latini; lì vicino si trovavano le aquae ferentinae, centro di culto di Ferentina, dea delle fonti e della fertilità. |