È una corona del diametro di 15 cm., in oro e argento, tempestata di gemme, conservata nel duomo di Monza; si chiama "ferrea" perché una lamina di questo metallo corre internamente per tenere assieme le placche di cui è composta; secondo tradizione, sarebbe stata forgiata con uno dei chiodi che crocifissero Gesù. Fin dal Medio Evo veniva usata per incoronare i re d'Italia e, per un certo tempo, anche gli Imperatori (fino a
Carlo V). Visto il suo alto valore simbolico, se ne cinse il capo
Napoleone I nel 1805 e, dopo la Restaurazione,
Ferdinando I d'Asburgo, ad esprimere la sua sovranità sopra il regno Lombardo-Veneto, pochi anni prima costituito nel Congresso di Vienna.
Nel 1859, allo scoppio della II Guerra d'Indipendenza gli austriaci lasciarono la Lombardia portando a Vienna la corona; e, quando nella III Guerra d'Indipendenza (1866) l'Italia aggiunse il Veneto ai suoi territori, nelle clausole del trattato di pace era contemplata la restituzione. La corona passò da Venezia prima di tornare ad essere custodita nel duomo di Monza.