Classicista, prete, insegnante al seminario di Venosa (Pz), di cui fu anche rettore, poi al liceo di Lanciano (Ch), scrisse poesie in italiano, latino e vernacolo abruzzese; tradusse in abruzzese
La figlia di Iorio e le
Elegie romane di D'Annunzio.
Le targhe sono apposte sulla villetta in stile liberty che De Titta si fece costruire di fianco alla sua
povera casa natale; battezzò la villa
Fiorinvalle di terra d'oro e la cantò nei suoi versi: era il luogo in cui soddisfaceva il suo piacere di conversare con altri sapienti e artisti del tempo, menzionati nella seconda targa: alcuni, celebri, sono presenti in diverse epigrafi di questo archivio; fra i meno noti ritroviamo il nome del canonico classicista
Luigi Illuminati ad Atri (Te) e del musicista
Francesco Paolo Tosti a Napoli.
Vittore Verratti (Napoli 1928-Chieti 2000), figlio di
Tito Verratti, è stato insegnante di storia e filosofia, pubblicista, dialettologo; ha curato la memoria del prozio Cesare De Titta ripubblicandone l'
Opera omnia.