Fu una scelta di politica economica realizzata con sistemi che diventeranno impronta comune nel Ventennio: il lancio di una sfida accompagnato da una insistente e capillare propaganda che doveva orientare tutta l'opinione pubblica verso quell'obiettivo. In questo caso la sfida puntava a ridurre drasticamente le importazioni di grano, che costituivano la metà del deficit nella nostra bilancia dei pagamenti; dopo 6 anni il risultato ci fu, nel senso che la produzione granaria italiana passò da 50 a 81 milioni di quintali, ma l'agognata autosufficienza non fu comunque raggiunta, e in compenso si produssero situazioni di crisi nel settore agricolo in dipendenza dalle oscillazioni dei prezzi sul mercato internazionale. |