All'indomani della dichiarazione di guerra all'Abissinia (oggi Etiopia) il 2/10/1935 la Società delle Nazioni (antenata dell'ONU) applicò sanzioni economiche all'Italia per questa aggressione non motivata. Il governo fascista mandò in ogni comune una
lapide che stigmatizzava questa che veniva definita "enorme ingiustizia".