Il 24 luglio 1943 una seduta del Gran Consiglio del Fascismo chiedeva le dimissioni di Mussolini dal Governo; il giorno dopo il duce si presentava al re che lo faceva arrestare. Fu sì una caduta del regime, determinata dagli stessi gerarchi fascisti che vedevano disastroso e senza ritorno l'andamento della guerra; e infatti il re nominò capo del governo il generale Badoglio che iniziò trattative segrete con i governi degli Alleati per mettere fine alle ostilità. Ma quando fu firmato l'Armistizio (8/9/1943) i tedeschi liberarono Mussolini dalla prigione del Gran Sasso, occuparono la parte d'Italia non ancora liberata dagli Alleati, e spinsero Mussolini a costituire la Repubblica Sociale Italiana: ancora per una ventina di mesi gran parte degli italiani si ritrovarono un nuovo Partito Fascista (Repubblicano) e dovettero affrontare una guerra civile oltre che quella esterna.
Fa uno strano effetto questa asciutta epigrafe in mezzo alle altre numerose che celebrano diversi momenti osannati del Regime; ovviamente è stata incisa nel dopoguerra.