L'epigrafe dice che "il cardinale savonese Giuliano (della Rovere), vescovo di Ostia, per intercettare i pericoli dal mare, preservare l'agro romano, fortificare Ostia e controllare le foci del Tevere, a sue spese costruì dalle fondamenta la rocca, iniziata sotto il papato dello zio Sisto IV e completata sotto il successore Innocenzo VIII, circondandola di un fossato con l'acqua; anno 1486, 2115 dalla fondazione di Ostia, 2129 dal regno di Anco Marzio, fondatore della città". Nell'ultima data la Z sostituisce le due MM che indicano 2000. Questa epigrafe ci fa ricordare che a quel tempo un ramo terminale del Tevere scorreva ai piedi della rocca, tanto che alimentava il fossato difensivo; ma nel 1557 una piena eccezionale deviò il corso del fiume, lasciandone qui un tratto stagnante ("fiume morto") e togliendo alla rocca la funzione di controllo per cui era stata costruita (nell'ultimo thumbnail una cartina che illustra questa deviazione del corso fluviale). |