Fece una rapida carriera ecclesiastica: nominato vescovo di Damietta nel 1786, nunzio apostolico a Colonia (D) e poi a Lisbona (P), vestì la porpora cardinalizia nel 1801. Nominato prosegretario di Stato nel periodo dell'occupazione francese, venne arrestato, unito in esilio al papa
Pio VII e confinato nel forte di Fenestrelle (To) dal 1809 al 1813. Ricoprì poi la carica di Camerlengo e altre funzioni amministrative. Nel 1830 resse l'episcopato di Ostia e Velletri. Scrisse le sue memorie, ricche di documentazione, improntate a concezioni conservatrici.
Qui è ricordato per la campagna di scavi archeologici (1833) promossi nel sito di Ostia antica, che misero in luce numerosi reperti pregevoli.