Formatosi nell'abbazia di Montecassino e a Napoli, indossò l'abito domenicano, contro la volontà della famiglia. Fu poi allievo di Alberto Magno a Colonia e tenne lezioni a Parigi. Canonizzato nel 1323, per i sui studi teologici e filosofici, che realizzavano un collegamento tra la sapienza aristotelica e il pensiero cristiano, fu proclamato Dottore della Chiesa nel 1567. Fra le sue opere è rimasta fondamentale la
Summa Theologiae. Le sue spoglie mortali si trovano a Tolosa, tranne la mano destra, conservata a Salerno.
Dal 12 al 29 settembre del 1272 Tommaso fu ospite, nel
Castello di Minturno, della sorella che era appena rimasta vedova di Ruggero dell'Aquila, conte di Traetto e di Fondi; il cognato prima di morire lo aveva nominato suo esecutore testamentario.
Traetto era il nome della località fondata sul vicino colle dove si rifugiarono gli abitanti dell'antica Minturno quando fu distrutta dai Longobardi alla fine del VI sec. Il nome derivava dal traghetto sul vicino fiume Garigliano; nel 1879 la città riprese l'antico toponimo di Minturno.